Confederazione Sindacale A.G.L. Alleanza Generale del Lavoro

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lunedì 24 settembre 2012

ANCHE NOI VOGLIAMO LA PROCURA NAZIONALE SUGLI INFORTUNI SUL LAVORO, PER UN IMPEGNO STRAORDINARIO DELLO STATO (COSI' COME AVVENUTO PER LA MAFIA)

Dal sito dell'INAIL:

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Procura nazionale sugli infortuni sul lavoro: il governo boccia il progetto

processo Eternit18 settembre 2012. Malgrado le iniziali manifestazioni d'interesse, Palazzo Chigi alla fine dice no: "Una struttura del genere potrebbe innescare richieste a catena difficili da gestire". Il pm Guariniello: "Le leggi avanzate in Italia ci sono, ma è anche consolidata l'idea che si possano violare impunemente"
ROMA - Tramonta la possibilità della creazione di una maxi Procura nazionale sugli infortuni e sulla sicurezza sul lavoro. Il progetto auspicato da Raffaele Guariniello, sostituto procuratore presso il Tribunale di Torino - pur avendo riscosso l'iniziale interesse del governo - sembra adesso accantonato. "Creare una struttura del genere potrebbe innescare una serie di richieste a catena, troppo difficili da gestire", ha valutato il ministro della Salute, Renato Balduzzi, ieri al workshop di Casale Monferrato dedicato all'amianto.
Il pm: "In Italia leggi avanzate, ma spesso disattese". Anche lo stesso Guariniello - tra i partecipanti alla giornata di lavoro - si è detto scettico riguardo l'eventualità di un successo. "Sarebbe il momento di passare a una nuova organizzazione giudiziaria, altamente specializzata: una procura della Repubblica che abbia una competenza estesa a tutto il territorio nazionale, per le ipotesi di reato più significative - ha affermato - Purtroppo non vedo per ora segnali positivi in tal senso". Il magistrato - esprimendo l'auspicio che si proceda alla promozione di un registro nazionale sui tumori che "non sia solo di studio", ma che supporti l'avvio di indagini e processi - ha puntato il dito contro un problema 'storico' che l'Italia sconta sul fronte giudiziario: la presenza di leggi spesso molto avanzate "ma che rimangono ampiamente disattese". Una realtà che consolida l'idea sostanziale "che le regole ci siano, ma che si possano violare impunemente".
Siracusa fuori dal processo Eternit: "Norme applicate senza omogeneità". Infine, il pm ha denunciato le disomogeneità che, a suo dire, contraddistinguono le azioni penali delle varie procure italiane. "In alcune regioni siamo un esempio per l'Europa - ha sostenuto - In altre non ci siamo. Semplicemente assenti". Sarebbe questa, ha motivato Guariniello, l'origine dell'esclusione degli stabilimenti di Siracusa dal processo Eternit. E proprio tra poco si svolgerà il secondo atto del più grande procedimento europeo in materia di infortuni sul lavoro, culminato con la condanna in primo grado degli ex proprietari del colosso dell'asbesto, Stephan Schmidheiny e Louis de Cartier, a 16 anni di reclusione per disastro ambientale doloso e omissione volontaria delle cautele antinfortunistiche negli stabilimenti di Casale Monferrato e Cavagnolo.(...)""""""""""

AGL:
Ancora un passo falso del Governo dunque. Ma noi non ci arrendiamo e sosterremo (invitando tutti a farlo) gli interventi in tal senso del PM Guariniello